2014, febbraio
VT – Molti lettori ci richiedono se è vero che un proprietario di appartamenti non li può affittare ai turisti.
IPT – Questo mese vorrei proprio trattare questo argomento per togliere ogni dubbio. Innanzitutto mi sembra giusto partire dalle origini. Conoscere il passato permette di capire meglio il presente.
VT – Vuole parlare della storia turistica delle Canarie?
IPT – A parte che non avrei la preparazione sufficente, ci vorrebbe un intero libro visto che già nel ‘700 gli inglesi venivano a svernare in queste isole. Direi che possiamo partire dagli anni sessanta, quando in Spagna (come in Italia) ha cominciato a svilupparsi il turismo di massa. Essendo allora questa Nazione ancora sottoposta alla dittatura, i suoi architetti subivano molti limiti culturali e censori alla loro creatività. Finirono, quindi, per modificare semplicemente i progetti di condomini: aggiungendo ristorante e reception ottenevano degli aparthotel.
VT – Che differenza c’è fra hotel e aparthotel?
IPT – I primi offrono solo camere, gli altri abitazioni dotate di cucina o angolo cottura. Inoltre mentre un hotel, di norma, ha un unico proprietario, gli aparthotel sono quasi sempre situati all’interno di un condominio, nel quale vi sono diversi altri proprietari che posseggono appartamenti. Occorre però ricordare che entrambi sono edifici riservati all’alloggiamento turistico e che devono osservare norme di sicurezza e sanitarie stabilite dalle Autorità.
VT – Questo è valido anche nelle Canarie?
IPT – Direi soprattutto quì, in queste isole che vivono di turismo. Il Governo Canario ha sempre avuto un certo riguardo per l’organizzazione del servizio turistico affinchè il consumatore riceva il livello che si aspetta. Negli anni ’80 e ’90, si erano imposte sul mercato molte società di gestione alberghiera che, proprietarie di pochi appartamenti in un edificio, aprivano aparthotel. Non erano però in grado di imporre nelle assemblee di condominio gli adeguamenti che la Legge imponeva alle costruzioni per ottemperare alle nuove esigenze di sicurezza e sanità. Nel 1999 si modificò la legge turistica per obbligare i gestori a possedere almeno il 51% dei voti condominiali.
VT – Comincio a capire perchè non si può affittare a turisti!
IPT – La definizione corretta della Legge è che l’affitto inferiore a tre mesi è da considerare alloggiamento turistico. Questo, come abbiamo visto, può essere offerto solo da imprese in grado di assicurare il livello di qualità desiderato dalle Istituzioni. Inoltre sono ditte regolarmente iscritte al fisco e in possesso delle necessarie licenze. Nelle Canarie, invece, ci sono migliaia di piccoli proprietari di appartamenti che offrono agli stessi turisti soggiorni nelle loro proprietà senza nessuna garanzia di qualità, senza l’hoja de reclamación, nè l’adeguamento alle norme sanitarie e di sicurezza.
VT – Non le sembra però una limitazione per i proprietari?
IPT – Se da una parte i proprietari si sentono, a ragione, lesi nei loro diritti, dall’altra devono ammmettere che la maggior parte di loro non ha mai dichiarato al fisco questi incassi. Forse, se tutti avessero pagato le tasse previste, il Governo non avrebbe considerato questa attività una concorrenza sleale fatta alle imprese del settore, concorrenza che sembra ora deciso a combattere con forti multe. In ogni caso nessuno impedisce a un proprietario di affittare a residenti con contratti fino a tre anni o a turisti per periodi minimi di tre mesi. Invito tutti i proprietari a fare i propri conti con realismo e a scoprire che il guadagno è similare a quello che si otterrebbe affittando a settimane.