2016, giugno

ViviTenerife – Ah, bene! È un argomento che interessa a molti pensionati.

Giovanni Comoli – In questi giorni ci stiamo dedicando alle dichiarazioni dei redditi. Una parte di queste si fanno ai pensionati che sono appena venuti a vivere a Tenerife e la presentano per la prima volta per ottenere la defiscalizzazione in Italia della propria pensione. Noto molta confusione nella procedura da seguire.

VT – Posso immaginarmelo! Come funziona, quindi?

GC – Comiciamo dall’inizio. Residenza vuole dire essersi stabiliti in un Paese, cioè dotarsi di una casa in cui vivere, avere dei mezzi di sostentamento e di una copertura sanitaria.

VT – Se non mi sbaglio sono i tre parametri richiesti dalla Polizia per concedere il NIE verde.

GC – Certo, ha ragione!

VT – La casa deve essere di proprietà o va bene anche in affitto?

GC – Per fissare la residenza in un Comune è sufficiente presentarsi in Municipio con un atto d’acquisto, oppure con un contratto d’affitto o anche semplicemente accompagnati da un proprietario di un immobile che dichiara che siamo suoi ospiti. Il certificato che si riceve (chiamato in spagnolo volante de empadronamiento) per noi stranieri ha un valore equivalente a quello del certificato di residenza solo se è accompagnato dal NIE verde.

VT – Sono curiosa: come si dimostrano i mezzi di sostentamento?

GC – Per i pensionati è facile. È sufficiente presentare alla Polizia un CUD rilasciato dall’INPS. L’inconveniente è che deve essere tradotto da traduttore giurato. In alternativa si possono versare in un c/c spagnolo poco meno di € 6.000,00, farsi rilasciare dalla banca un certificato di saldo e poi si è liberi di gestire il conto come si crede, anche chiudendolo se è il caso.

VT – Manca solo la copertura sanitaria…!

GC – Questa per i pensionati è un po’ complicata da ottenere. O la si fa con una costosa polizza di assicurazone privata stipulata con una compagnia spagnola oppure rinunciando alla copertura in Italia affinchè l’INPS paghi i servizi sanitarin in Spagna. In questo caso è obbligatorio iscriversi prima all’AIRE e alcuni mesi dopo si può richiedere, preferibilmente tramite patronato, il certificato S1 che ci offre questa opportunità.

VT – Bene, e poi?

GC – Dopo essersi iscritti all’Agenzia spagnola delle Entrate con il modello 030 per dichiarare di essere diventati residenti in questo Paese, occorre diventare contribuenti spagnoli per ottenere in Italia l’esenzione delle trattenute sulla pensione.

VT – Essere contribuenti spagnoli vuole dire presentare il modello 100?

GC – Non solo: prima bisogna verificare se si ha l’obbligo di presentare il modello 720, che si presenta entro Marzo nel caso in cui, al 31 Dicembre dell’anno precedente, si posseggano dei beni fuori dal territorio spagnolo. Poi si prepara e si presenta prima del 30 Giugno, il modello 100, equivalente al nostro Unico.

VT – Fatta la dichiarazione si è esentati dalle trattenute in Italia?

GC – Non è così automatico! Bisogna recarsi agli uffici del fisco spagnolo con il modello che rilascia l’INPS per richiedere l’esenzione sulle trattenute per evitare le doppie imposizioni internazionali. Gli uffici spagnoli controllano l’avvenuta presentazione della dichiarazione e timbrano tale modello di esenzione. Consiglio di presentarsi almeno dopo la metà di Luglio per evitare un viaggio a vuoto. bisogna aspettare che il pagamento o la richiesta di dilazione, risultino nel banco dati del fisco.

VT – Cosa si fa con questo modello?

GC – Deve essere presentato all’INPS in Italia entro il 30 di Settembre. Io consiglio per questo servizio di utilizzare il Patronato.

VT – Quando si riceve la pensione lorda?

GC – Normalmente dal mese di Gennaio dell’anno successivo. Però quasi sempre verso la fine dell’anno si riceve il rimborso delle trattenute subite nel corso dell’anno.

VT – Con questo è tutto finito?

GC – No! Bisogna ancora richiedere il rimborso delle trattenute subite nel corso dell’anno precedente. È una pratica lunga e complessa e si presenta alla Direzione Generale delle Entrate di Pescara. Purtroppo ci vogliono poi alcuni anni per tornare in possesso dei propri soldi.