2019, maggio
VT: Mi scusi… ma non aveva già usato questo titolo?
Giovanni Comoli: Devo ammettere che ha un’ottima memoria… mi ha sorpreso! Effettivamente l’avevo utilizzato a Novembre del 2016. Lo si può rileggere nella nostra pagina web o cercando l’articolo fra i vecchi numeri di Vivitenerife che i suoi lettori conservano.
VT: Come mai quindi lo riutilizza?
GC: Perchè quell’articolo non è servito a nulla! Sono passati 2 anni e mezzo e devo prendere atto che questo modello continua ad essere sconosciuto alla maggior parte delle persone.
VT: È così importante?
GC: Importantissimo! È il modello con cui i contribuenti in Spagna, siano essi residenti o meno, si relazionano con il fisco per mantenere attualizzata la propria anagrafe.
VT: Beh… non mi sembra così fondamentale…! Io pensavo che in questo periodo avrebbe parlato delle dichiarazioni dei redditi.
GC: Effettivamente era in progetto, però stiamo avendo molti problemi con le dichiarazioni proprio a causa delle anagrafi incomplete.
VT: Spero che adesso ce lo spieghi meglio.
GC: Certo! Abbiamo parlato più volte del fatto che la Spagna ha scelto l’informatizzazione per offrire i propri servizi amministrativi ai cittadini diminuendo così le file agli sportelli. Ha creato per tutti, firme digitali e pin di accesso alle pagine web dei vari Uffici Pubblici; per le ditte e le società le cassette postali virtuali affinchè ricevano le notifiche con sicurezza; la possibilità (o l’obbligo in molti casi) di presentare le dichiarazioni fiscali per Internet e un lungo eccetera.
VT: Sì, tutto questo è molto bello però immagino che ora ci parlerá degli aspetti negativi…!
GC: Come mi conosce…!
VT: Dopo tutti questi anni incontrandoci una volta al mese…!
GC: Già! La parte negativa è che i computer sono “stupidi”. Non possono ragionare per loro conto per cui non associano dati se non ci adeguiamo al loro linguaggio.
VT: Me lo fa un esempiuccio?
GC: Se me lo chiede cosí…! In questi giorni stiamo presentando le dichiarazioni dei redditi per il 2018. Immagini quella del Sig. Rossi che è sposato con la Sig.ra Bianchi. Lei non lavora per cui, essendo a carico del marito, questi può detrarre 3.400,00 € dal suo reddito. Al momento di presentare il modello 100, il sistema ci impedisce di farlo comunicando un “errore anagrafico”.
VT: Perchè?
GC: Perchè esiste un modello 030 con cui il Sig. Rossi avrebbe dovuto comunicare al fisco la sua situazione anagrafica, cioé che è sposato con la Sig.ra Bianchi. Se non lo ha mai presentato, come fa il sistema informatico ad associare i due contribuenti?
VT: Capisco! Per il fisco sono due persone distinte che non hanno motivo di presentare insieme la dichiarazione.
GC: Esatto! Abbiamo questo problema anche al momento di presentare i modelli 210, cioè le imposte dei non residenti. Al momento dell’invio, il sistema si blocca per “difficoltà d’identificazione”
VT: In questi casi, qual è il motivo?
GC: Quando si richiede il NIE bianco, cioè il codice fiscale che ci permette, ad esempio, di comprare un appartamento, la Polizia, interessata alla sicurezza, ci richiede un recapito spagnolo. Questi dati vengono poi travasati alla banca dati dell’Ageniza delle Entrate che, però, soffre la mancanza dell’indirizzo fiscale del Paese del nuovo contribuente. In altre parole, non sa se il nuovo iscritto ha comunicato un indirizzo spagnolo perchè intende fissare quí la residenza o se la manterrà nel suo Paese di origine. Con questo dubbio non potrà informare lo Stato di appartenza che un suo contribuente possiede un immobile e ne ha pagate, o meno, le imposte in Spagna.
VT: Perchè deve comunicare questo?
GC: Se ricorda, il mese scorso abbiamo parlato dell’interscambio totale delle informazioni fiscali fra i Paesi. Dal 2017 Spagna deve comunicare al Paese di residenza del contribuente quali beni possiede in questo territorio e le eventuali imposte pagate, affinche tali importi facciano eventualmente cumulo.
VT: Ora mi è più chiaro! Se il fisco spagnolo non sa in quale Paese è residente un contribuente, non può dare questo tipo di informazioni.
GC: È così! Il modello 030 serve a questo scopo: comunicare in che Paese si è residenti, lo stato civile e i dati del coniuge, il proprio indirizzo fiscale e un eventuale recapito in Spagna per le notifiche postali.
VT: Però il suo uso è limitato all’Agenzia delle Entrate?
GC: È importantissimo mantenere sempre attualizzati i propri dati in qualsiasi Ufficio, Pubblico o privato che sia. Lo si deve fare in Comune, al Consolato, alla Motorizzazione e in banca. Il modello 030 serve solo per l’Agenzia delle Entrate, però non dobbiamo sottovalutare una delle sue funzioni: il recupero crediti.
VT: Cosa succede?
GC: Immagini che la Motorizzazione non riesca a comunicarle una multa di traffico. Passerá la sanzione all’Agenzia delle Entrate che a sua volta cercherà di farle avere la notifica. Dopo un certo periodo di tempo incasserà direttamente dal suo conto corrente l’importo. Nei tre passaggi la cifra si sará triplicata quando, mantenendo attualizzati gli indirizzi, si sarebbero risparmiati dei bei soldi.
VT: È complicato da fare questo modello 030?
GC: In realtà sembra essere piuttosto semplice, però se non lo si compila con attenzione in ogni parte dopo avere letto bene le istruzioni, i dati consegnati saranno sempre incompleti e difficolteranno le comunicazioni con il fisco.
VT: Voi offrite questo servizio di compilazione?
GC: Essendo un tipo di servizio personale, lo facevamo solo per autonomi e soci di società. Visteo le complicazioni che stiamo osservando da un certo periodo di tempo a causa degli errori anagrafi, abbiamo deciso di creare alcuni pacchetti di servizio rivolti a tutti per mantenere attualizzati e corretti i dati personali nel tempo.