2017, gennaio
VT: Non eravamo d’accordo che non si parlava di politica?
Giovanni Comoli: Difatti voglio solo parlare dell’opinione che la gente ha dei politici.
VT: Le sembra necessario?
GC: Sono stufo di sentirne parlare come se fossero i responsabili di tutti i mali.
VT: Ritiene che non lo siano?
GC: Nessun politico può fare molto se non ha la collaborazione dei cittadini.
VT: In che senso non collaborano?
GC: Le dispiace se le faccio una simulazione?
VT: Faccia pure, tanto l’ha già preparata…!
GC: Come mi conosce! Immagini due personaggi, un politico e un vigile urbano.
VT: Un politico di quale livello?
GC: Beh, in questo caso immagino un assessore comunale di una media città ma la storiella si adatta a chiunque, anche ad un ministro.
VT: D’accordo!
GC: Il politico, in campagna elettorale, si è proposto per migliorare la circolazione stradale in città. Una volta eletto, fa fare uno studio da una società specializzata che gli comunica quello che tutti sappiamo: la sosta in doppia fila è un elemento di grave perturbazione della circolazione.
VT: È vero!
GC: Questo comportamento produce rallentamenti, code e rischi di incidenti. Secondo questo studio, la somma totale di tempo sprecato dagli altri automobilisti è di quasi quattro volte quello risparmiato dal singolo conducente incorretto.
VT: Questo vuol dire che, se un conducente, per risparmiare 15 minuti a cercare un parcheggio, posteggia in doppia fila, fa perdere un minuto a 50 conducenti….?
GC: Guardi che non so se esiste questo studio. Sto solo ipotizzando, però deve ammettere che questo calcolo è verosimile.
VT: Non solo! I posteggi in seconda fila provocano stress ed aggressività agli altri.
GC: Giusto! Si abbassa la qualità della vita. Siamo quindi d’accordo che, il comportamento poco civico di un individuo, produce una minore efficienza della collettività?
VT: Sono d’accordo con lei!
GC: Bene! Torniamo alla nostra storiella. Il politico, in base a questo studio, promuove un’ordinanza che inasprisce le sanzioni e aumenta i controlli. Si assumono nuovi vigili urbani.
VT: Ah, arriva il secondo personaggio!
GC: Questo vigile, con la sua divisa luccicante, comincia a pattugliare le strade. Emette le prime multe e scopre come si comportano i multati.
VT: Ahi! Posso immaginarlo!
GC: Nonostante siano stati colti in fallo, una buona parte va alla sua ricerca per farsi togliere la multa. Qualcuno lo prega, altri piangono ma alcuni addirittura lo minacciano. Intanto i dieci minuti di parcheggio selvaggio, diventano venti. Nei giorni successivi, il vigile viene contattato dal collega, da un dipendente comunale, dal superiore o, in alcuni casi, dal Sindaco che lo invitano a togliere la multa ai propri amici o parenti. Molti poi si rifiutano di pagarla intasando e appesantendo il sistema di recupero crediti del Comune.
VT: Mi ricorda i film di Alberto Sordi…!
GC: Si! Erano film ironici che però rispecchiavano la realtà della nostra cultura!
VT: Che succede, quindi?
GC: Che il vigile solerte finirà per demotivarsi e girerà la testa dall’altra parte quando vede auto in secondo fila.
VT: ….e il politico?
GC: Ovvviamente, l’opposizione non può applaudire all’iniziativa. Anzi, denuncia il costo dello studio, dei nuovi vigili assunti e l’affanno recaudatorio dell’assessore. I giornali fomentano queste idee, la gente si lamenta e alla fine il partito si trova obbligato a richiamarlo all’ordine.
VT: E a lui che succede?
GC: Che il politico solerte finirà per demotivarsi e si occuperà alla fine semplicemente di lavorare per il bene del suo partito.
VT: È molto amaro quello che dice!
GC: L’amaro è il giudizio della gente che si aspetta eroi vestiti da funzionari pubblici e santi trasformati in politici. Questi sono persone comuni che, a volte, hanno bisogno di una pacca sulle spalle e non di continue critiche e pressioni. Le cose funzionerebbero bene (..e funzionano bene in certi Paesi, soprattutto i Nordici) se ogni singolo individuo si assume la sua parte del carico. È facile dare la colpa agli altri, ma questo non aiuta un Paese, anzi lo affossa. Dovremmo essere più autocritici e non pensare che 1.000 politici facciano più danno che 50 o 100.000.000 di concittadini.
VT: Non mi aspettavo un argomento del genere a gennaio..!
GC: Perchè no? All’inizio dell’anno si stilano i buoni propositi. Perchè non ci proponiamo per il 2018 di aumentare la nostra responsabilità civica e comprendiamo che il risultato di un interno Paese è la somma del piccolo sforzo di ognuno?