2014, maggio

ViviTenerife – Lo dice in modo ironico, no?

ItalPunto – Non creda! Il momento di fare la dichiarazione dei redditi in Spagna, è vissuto quasi con allegria.

VT – Con questo vuole dire che gli spagnoli sono masochisti?

IPT – Semplicemente il sistema spagnolo è differente da quello italiano e fa sì che una gran  parte delle dichiarazioni sia a credito. La gente la fa volentieri perchè è l’occasione di recuperare le ritenute fiscali subite l’anno precedente.

VT – Capisco, però, se la dichiarazione è a credito, deve aspettare qualche anno, come in Italia, per riavere i suoi soldi?

IPT – Le spiego come funziona. Anche quì, come nel Bel Paese, i redditi da lavoro sono tassati in modo proporzionale, più si guadagna più si alza la percentuale d’imposta. La differenza è che la parte esente e le detrazioni sono più alte in Spagna. In queste modo chi ha un reddito basso, paga molto meno rispetto all’Italia. In cambio paga di più chi ha redditi elevati.

VT – Mi sembra un sistema più equo!

IPT – Certo! Più equo e più equlibrato.

VT – D’accordo, però perchè le dichiarazioni sono a credito?

IPT – Perchè il sistema spagnolo prevede molte ritenute fiscali a titolo d’acconto. I datori di lavoro le fanno ai loro dipendenti, le banche ai loro clienti, certi tipi di affitti le contemplano. Quando l’anno successivo queste persone faranno la dichiarazione dei redditi e applicheranno le detrazioni e i correttivi di reddito a cui hanno diritto, una buona parte di loro si ritroverà a credito.

VT – Ripeto allora la domanda: quando saranno rimborsati?

IPT – Vorrei portare come testimoni le mie impiegate che hanno fatto da cavie. Appena uscito il programma all’inizio di Aprile abbiamo presentato la loro dichiarazione come prova. Ebbene, meno di quindici giorni dopo avevano entrambi già ricevuto il rimborso sul conto corrente.

VT – Quindici giorni? Non ci posso credere!

IPT – Sì, il sistema funziona molto bene. Certo, è un po’ antipatico che ti facciano le retenzioni fiscali sulla busta paga, però una volta preso il giro non ce se ne accorge più….. e fare la dichiarazione diventa un’allegria.

VT – Quindi anche i dipendenti devono fare la dichiarazione?

IPT – Sono esentati dall’obbligo tutte le persone che hanno avuto nell’anno precedente solo redditti da lavoro o pensione (in Spagna) non superiori a 22.000,00 €, se erogati da un unico datore di lavoro o ente, e non superiori a 11.200,00 € se erogati da più referenti.

VT – Quando dice che sono esentati vuole dire che non possono presentarla?

IPT – Anche se non si è obbligati, presentandola si possono detrarre alcuni costi, fra cui, molto importante, l’affitto pagato per la casa dove viviamo. Questo ci permetterá di ottenere un rimborso delle trattenute subite. Invito tutti a fare una simulazione per verificare se vale la pena presentarla.

VT – Per fare la dichiarazione occorre rivolgersi a un commercialista?

IPT – Non è obbligatorio però è consigliabile quando una persona ha un’attività economica o redditi esteri. I lavoratori e le persone con poche voci d’ingresso, tenendo conto che Hacienda (equivalente all’italiana Direzione Generale delle Entrate) predispone nella sua pagina web una proposta della loro dichiarazione (detto borrador de la renta) possono modificarla e confermarla nella rete, fissare un appuntamento con un impiegato dell’Ente che l’aiuterà a farlo oppure rivolgersi a uffici come il nostro che lo faranno per loro.